Siamo un gruppo di amici accomunati, tra le altre cose, dalla passione per la montagna. Dal 2007 ci organizziamo per passare alcuni giorni a fare trekking tra le vette dolomitiche.
Questo sito nasce per condividere le nostre piccole e grandi "imprese" con chiunque abbia la nostra stessa passione.
Per contattarci: teo@gamaweb.it
Partecipanti: Matteo, Massimiliano, Mirco e Claudio
Sistemazione all'hotel Belvedere di San Martino di Castrozza (www.hbelvedere.it)
Giovedì 27 giugno: Laghetti di Colbricon – Cima Cavallazza
Dopo aver preso possesso delle camere dell’ hotel ed esserci cambiati siamo partiti in auto per il p.so Rolle, nonostante il cielo plumbeo e il vento freddo abbiamo dato il via al TIT 2013 imboccando il sentiero n.14-348 in direzione dei laghetti di Colbricon... dopo pochi minuti alcuni cervi ci hanno attraversato senza il minimo timore il sentiero; giunti ai laghetti (1927m slm) dopo 40/45 minuti ci siamo fermati a pranzare all’omonimo rifugio per poi ripartire sul sentiero n.14 in direzione della Cima Cavallazza (2324m slm), peccato per l’incessante vento che ha portato con se molte nuvole basse che c’hanno impedito, una volta arrivati in cima, di ammirare l’asprezza del Lagorai da un lato e la maestosità delle Pale di San Martino dall’altra … e nemmeno di dominare la valle di Primiero ai nostri piedi, a dire il vero sembrava di essere sospesi nel nulla; il giro è proseguito con vari saliscendi sul crinale tra le cime Cavallazza Piccola e Tognazza per poi ritornare al p.so Rolle giusto in tempo per scansare il temporale.
Venerdì 28 giugno: Malga Tognola – Lago di Calaita
Era prevista una facile e panoramica gita tra prati e boschi con riposo pomeridiano in riva ad un lago ma date le pessime condizioni meteo (abbondante pioggia e temperatura attorno ai 7°C) abbiamo deciso di fare un partitone a Civilization e di rilassarci nel centro benessere. Verso sera si dissipano le nuvole e le cime attorno appaiono abbondantemente innevate, parte un po’ di preoccupazione per l’indomani.
Sabato 29 giugno: Rifugio Rosetta – ghiacciaio e cima Fradusta
Giornata splendida con aria tersa, senza una nuvola in giro e il sole, come spesso accade in montagna dopo una giornata di temporale; partiamo senza indugio e con ovovia più funivia Colverde/Rosetta si sale fino a 2700m di quota.
Man mano che salivamo ci rendevamo conto di quanta neve era caduta in quota, l’operatore della funivia dice 70cm di neve fresca che si sommano alla tanta rimasta dall’inverno; lo spettacolo che ci si para davanti all’uscita della funivia è incredibile, meraviglioso, da togliere il fiato: tutto l’altipiano completamente ricoperto di neve; ci incamminiamo seguendo le tracce lasciate nella neve da gente più mattiniera di noi (erano +/- le 9:00) in direzione del rif. Pedrotti alla Rosetta (2581m slm) per poi proseguire verso la cima Fradusta e l’omonimo ghiacciaio come da programma... per camminare nella neve fresca l’ideale sono le ciaspole, peccato non averle ma nonostante la fatica (e il caldo) non ci perdiamo d’animo e proseguiamo in questo scenario magico sentendoci un po’ come dei veri alpinisti.
A farci desistere sono l’alzarsi del vento (sole, neve fresca e vento sono un connubio poco tranquillizzante in quota) che porta con se le solite minacciose nubi… rientrati al rif. Pedrotti abbiamo giusto il tempo di mangiare prima che inizi a nevicare di nuovo, in fretta e furia ci prepariamo e ripartiamo per l’ultimo breve tratto per tornare alla funivia, scesi a valle però decidiamo di fare l’ultimo tratto a piedi dato che il tempo regge.
Domenica 30 giugno: Val Canali
Ultimo giorno di TIT e ultimo giro, raccolte le nostre cose partiamo in direzione della Val Canali, limite orientale del gruppo delle Pale; si tratta di una breve gita ma con un dislivello di 300m attraverso il bosco per risalire questa stretta valle, ogni tanto dai punti più radi del bosco si possono scorgere le sovrastanti vette; sosta rifocillante al rif. Treviso (1631m slm), posto praticamente in fondo alla valle, e ritorno all’auto perché poi ci attende il viaggio di rientro con tappa a Bassano del Grappa per acquistare un po' di grappa Nardini.
Si riparte come sempre a malincuore ma sapendo che le Dolomiti restano ad attenderci l’anno prossimo.